Nel IV congresso provinciale del PCI – 23-25 gennaio 1951 – il partito si pose come obiettivo della conquista di migliori condizioni dei braccianti e appoggia l’azione del sindacati – dove era presente massicciamente – delle lotte del Delta pagano e di Lagosanto – iniziate con gli scioperi del 1949 – e affermò la necessità della assegnazione ai braccianti e ai contadini poveri (associati in cooperative) delle terre incolte e malcoltivate. Inoltre denuncia, nuovamente, che la legge stralcio corrispondeva agli interessi elettorali della DC, ma tuttavia la riforma rappresentava un risultato delle lotte dei lavoratori della campagna e che doveva essere attuata nei comuni considerati “aree depresse”.